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Ottenuto grazie anche al contributo dell’AMAN, permetterà di migliorare diagnosi e cura specialmente per i pazienti oncologici.

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“L‘Apparecchiatura ecoendoscopica comprende un endoscopio flessibile all’estremità del quale è montata una piccola sonda ecografica, collegata a un normale apparecchio ultrasonografico.”- dice il Dottor Faggiani, Dirigente dell’UOC di Gastroenterologia.


“La visione ecografica dall’interno", come ha spiegato il Dott. Caturelli, il medico responsabile dell'utilizzo dello strumento, "permette di individuare lo stadio di evoluzione dei tumori tra i quali quelli del polmone e dell’ apparato digerente. Oltre allo stomaco e al duodeno sono esplorabili le strutture adiacenti ad essi, soprattutto il pancreas, le vie biliari e la colecisti.
Mediante la sonda lineare è possibile inserire con estrema precisione aghi nelle strutture esplorabili, eseguendo sia procedure diagnostiche (aspirazione di cellule) che terapeutiche (posizionamento di drenaggi, infiltrazione di plessi nervosi) La precisa visione consente di effettuare la terapia più idonea per ogni paziente.
Questa tecnica permette inoltre di intervenire in molti casi di dolore grave e di trattare alcune forme di cancro del fegato. “

Questo strumento, concordemente alla dirigenza della Gastroenterologia e della ASL, è stato fortemente voluto dall’ A.M.A.N., Associazione di volontariato che da più di vent’anni opera per il miglioramento dell’assistenza e della la cura dei malati di tumore.


A.M.A.N. e il suo presidente Maria Neve ringraziano tutti gli amici, che con la raccolta di 50.000 euro, hanno partecipato a questa donazione: “Sono tanti i singoli cittadini di Viterbo e provincia, che con donazioni spontanee e con il loro 5 per mille rinnovano la fiducia alla nostra Associazione. Con le prossime donazioni e con quanto sarà raccolto con il 5 per mille potremmo raggiungere nuovi futuri obiettivi”.

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